Raffaello e Nocera di Raffaele Alfano, CTG NOUKRIA

Continuiamo il nostro percorso di formazione sull’area dell’Agro nocerino-sarnese con un articolo di Raffaele Alfano, Presidente del CTG NOUKRIA.
Intanto ricordiamo che nel 2020 il tema “Raffaello Sanzio e i 500 anni dalla morte” viene sviluppato con grande enfasi e molte sono le iniziative volte a celebrare l’arte del grande artista rinascimentale per il Cinquecentenario della morte. Il 2020 sarà l’anno Raffaellesco, che attraverserà l’Italia da Nord a Sud, dopo il grande successo delle iniziative su Leonardo da Vinci.
Raffaello e Nocera

Raffaello e Nocera una storia di un legame tra due entità che non si sono mai conosciute direttamente, ma che indirettamente si sono intrecciate per secoli. Con tutta probabilità Nocera conosce Raffaello dopo il sacco di Roma (1527) quando il capitano dei lanzichenecchi Giambattista Castaldo porta presso il santuario di santa Maria dei Miracoli una serie di opere d’arte trafugate a Roma di cui oggi resta la pala d’altare di san Bartolomeo di Marco Pino. L’opera del Sanzio,  La Madonna del Duca D’Alba, avrà attirato una moltitudine di artisti nell’osservare cotanta perfezione, ma già prima dell’arrivo in città dell’originale dell’urbinate, un altro grande artista portava a Nocera i canoni propri della pittura di Raffaello, si tratta di Andrea da Salerno il quale dimostra un legame fortissimo con la nostra città e lascia una delle opere più importanti del suo percorso artistico nel Convento di S. Antonio. Si tratta del trittico “Sposalizio mistico di santa Caterina” dove Andrea mostra tutta la sua cultura figurativa partendo dal Perugino,  e mostra di essere il primo nel meridione ad aderire alla classicità di Raffaello.

Siamo nel 1519, un anno prima della morte del principe delle arti.
Ma la potenza di Raffaello non si esaurisce e si perpetua da allievo a maestro fino a giungere ad Angelo Solimena che, nonostante slanci di innovazione, per certi versi resta ancorato saldamente alla classicità, ricordando anch’egli il grande maestro.
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