Laboratori creativi in attesa del Natale

Anche quest’anno non abbiamo rinunciato ai laboratori creativi che in attesa del Natale il CTG SALERNO attiva in collaborazione con l’Associazione di volontariato MO’MENTI.

Il pericolo di contagio dovuto al diffondersi del Coronavirus ci ha solo obbligati ad utilizzare una diversa modalità collaborativa. Abbiamo usato WhatsApp, creando un apposito gruppo di aiuto per dare suggerimenti e risolvere problemi. Ci siamo scambiate foto e video e abbiamo utilizzato la pagina Facebook di Officina delle idee per socializzare i risultati.

Tra le altre cose abbiamo attivato uno specifico contest per realizzare Ghirlande natalizie e ci sono giunte tante foto, che ci hanno consentito di allargare il gruppo di lavoro.

Appena sarà possibile faremo un evento in presenza, per ora c’è solo un collage di tutti i lavori realizzati.

Le ghirlande saranno pubblicate su Officina delle idee per procedere alla votazione e alla proclamazione della più bella!

Giò Madonnari – Istituto Linuiti Giffoni Vallepiana

Il tradizionale appuntamento del Centro Turistico Giovanile, Giò Madonnari, ha raccolto tra le partecipazioni all’iniziativa anche quella dell’Istituto Linguiti di Giffoni Vallepiana, che con i ragazzi ha prodotto una serie di disegni sul tema dell’anno, dedicato ad uno dei più importanti giornalisti, poeti e scrittori per ragazzi, Gianni Rodari. Della relazione con i docenti e con gli studenti si interessa Deborah Plaitano, che ha dedicato particolare impegno nel 2020 al Progetto Ambiente in rete con diverse associazioni e alla tematica “Acqua bene da conservare e gestire” sostenuta da ATO e BIMED. “100ANNIRODARI” è la tematica che ha sollecitato i ragazzi a disegnare un soggetto che ricordasse uno dei suoi svariati lavori. Il mese di Maggio è stato definito come tempo necessario per studiare, trovare l’idea da rappresentare e realizzarla su foglio di carta per poi inviarla via mail al Centro Nazionale.

L’istituto Linguiti ha selezionato testi di Rodari sulla tutela dell’ambiente e in particolare sulla risorsa acqua.

DOCUMENTAZIONE

Il gruppo CTG Agape Aps di Bracigliano, ha pensato inoltre di collegare via conferenza (come spesso si è usato nei mesi scorsi) tutti i ragazzi partecipanti per seguirli passo per passo nella realizzazione dei propri manufatti.
Il successo della manifestazione è stato decretato anche dalla partecipazione di ragazzini che risiedono in zone diverse del territorio e ha avuto come partner l’AGE (Associazione genitori. A tirare le somme di questa inedita esperienza il gruppo Provinciale, con la sua Presidente e Consigliera nazionale Prof. Adele Cavallo, da sempre vicina alle esigenze dei Gruppi del CTG, che con dedizione e passione accompagna ormai da anni al raggiungimento di obiettivi di realizzazione e diffusione di attività invidiabili!

La valorizzazione territoriale e le visite guidate “Visitiamo la città”

Continuiamo con la pubblicazione di contributi tratti dalle guide realizzate dal Comune di Salerno, Assessorato al Turismo, nell’ambito dell’iniziativa “Visitiamo la città“.

Nella guida del 2003/2004 troviamo materiale anomimo

  1. La Terra-madre dell’argilla: RUFOLI
  2. Le Fornaci a fascine: un rito millenario
  3. Il Museo città creativa di Rufoli
  4. Il Coccio-pesto di Rufoli

Pubblichiamo il primo in cui si mette in evidenza che, pur essendo largamente riconosciuta la tradizione ceramica di Vietri, pochi conoscono “la collina argillosa la cui attività di estrazione e lavorazione del cotto precede di millenni quella vietrese” 

Contributo integrale

 

La valorizzazione territoriale e le visite guidate “Visitiamo la città”

Il Comune di Salerno, Assessorato al Turismo, ha promosso da molti anni l’iniziativa “Visitiamo la città”. Il ciclo annuale di visite guidate aveva inizio nel mese di maggio e si prolungava fino al mese di febbraio. La pausa di marzo e aprile era dedicata alla programmazione con incontri presso il Comune e raccolta di materiali da pubblicare in una guida da distribuire ai tanti visitatori.

Nella guida del 2004/2005 c’è un contributo della Dott.ssa Maria Antonietta Iannelli dal titolo “Reperti arcaici a Rufoli” che offre un ulteriore spunto di riflessione al nostro gruppo di studio nell’ambito del Progetto CLIC.

Contributo integrale

 

La Dott.ssa Iannelli ci racconta:

“La nascita delle tegole per copertura, piane e curve (coppi), si perde nella notte dei tempi. Di forma essenziale, costituita da due superfici piane, con ali aggettanti sui lati lunghi, la tegola ha modificato poco della sua morfologia, non avendo il tempo messo in discussione i suoi principi di funzionalità”.

Lo spunto di particolare interesse per il nostro lavoro è l’aver messo in evidenza che, essendo necessaria la perfezione del prodotto ai fini della corretta copertura di case, aie e templi, nulla veniva considerato rifiuto di fabbricazione in quanto i cotti imperfetti (o anche quelli consumati dall’usura del tempo) venivano riutilizzati nei fondi agricoli per il drenaggio dell’acqua. Proprio la presenza di abbondante acqua, unita all’argilla delle cave, da un lato consentiva la produzione di laterizi di vario genere, ma contemporaneamente costituiva un pericolo ristagnando alla base della vegetazione. Proprio per drenare l’acqua e proteggere le radici delle piante venivano utilizzati dunque gli scarti di lavorazione. Ancora oggi probabilmente sarebbe possibile ritrovare gli antichi manufatti in qualche fondo che ha conservato intatto il suo terreno.

La Dott.ssa Iannelli si sofferma poi in modo particolareggiato su tecniche e metodi che consentono un buon drenaggio dell’acqua con l’utilizzo di tegole di risulta e di spezzoni di mattonelle ed afferma “Nulla veniva buttato in una economia che vedeva artigiani e contadini vivere specularmente”.

Frammenti e spezzoni di tegole provenienti da una fornace per la cottura delle tegole sono conservati presso la realtà museale locale (Museo Città Creativa).

Giò Madonnari 2020 – CTG A.G.A.Pe

Anche quest’anno, nonostante gli eventi che hanno visto la chiusura totale delle attività per oltre due mesi, il CTG Nazionale è riuscito a trovare una soluzione per organizzare la realizzazione della Festa Gio’ Madonnari.

Il tema dell’anno era dedicato ad uno dei più importanti filosofi , giornalisti, poeti e scrittori per ragazzi: Gianni Rodari. “100ANNIRODARI” è la tematica che ha sollecitato i ragazzi partecipanti a disegnare un soggetto che ricordasse uno dei suoi svariati lavori.
Il gruppo CTG A.G.A.Pe Aps di Bracigliano ha pensato di collegare via conferenza (come spesso si è usato nei mesi scorsi) tutti i ragazzi partecipanti per seguire loro passo passo nella realizzazione dei propri manufatti.
I commenti minuto per minuto, le idee sgorgate dalle fervide immaginazioni dei partecipanti e le storie della loro esperienza con le fiabe di Rodari, hanno “colorato” quasi un’ora e mezza di collegamento. Di grande impatto il significato della immaginazione trasposta su foglio, interessante anche la reale condivisione con gli altri partecipanti. Un po’ come trovarsi gomito a gomito in una piazza fisica delle nostre città per fare i disegni a terra. Il successo della manifestazione è stato decretato anche dalla partecipazione di ragazzini che abitano in zone oltre il territorio di Bracigliano, sede legale del nostro Gruppo A.G.A.Pe.
I ragazzi sono ormai abituati ad utilizzare, dovendo studiare da remoto, le tecnologie digitali e cosi l’iniziativa di Gio’ Madonnari online (attraverso la piattaforma Jitsi Meet) ha avuto oltre al plauso dei piccoli partecipanti, anche quello dei genitori entusiasti dell’iniziativa. Alcuni di loro hanno lanciato l’idea di ripetere l’esperienza in futuro con ragazzi di altre città e regioni italiane. Facile la mediazione degli operatori (Aida Palmieri ed Oreste Fortunato del Consiglio Direttivo) che hanno seguito con passione ed energia dal vivo tutte le fasi del collegamento, trasmettendo foto di edizioni passate, canzoni che rallegravano il tempo impegnato nel disegnare e lettura di testi e racconti di Gianni Rodari. A tirare le somme di questa inedita esperienza il gruppo Provinciale, con la sua Presidente e Consigliera nazionale Prof. Adele Cavallo da sempre vicina ad A.G.A.Pe, tra le prime realtà del CTG Campano essendo stata costituita quasi venti anni fa.

Manifesto e volantino GIO MADONNARI 2020 Agape e Age

Immagini evento on line Piazza CTG GIOMADONNARI 2020

Rufoli e la Rotta meridionale dei traffici Nocera-Reggio Calabria

Per aggiungere un ulteriore tassello all’analisi del Territorio di Rufoli- Ogliara nell’ambito del Progetto CLIC abbiamo ricevuto dall’architetto Guglielmo Avallone l’Introduzione alla sua Tesi di Laurea Magistrale In Architettura, discussa al Dipartimento di Architettura di Napoli nel Luglio 2017 – Relatori i proff. Roberto Serino, Maria Cerreta.

Il testo evidenzia  come “La lavorazione del cotto a Rufoli di Ogliara si è resa possibile grazie ad una situazione favorevole, al concorso di fattori naturali e antropici in una formula ben compiuta di Storia e Geografia. Da un lato le fornaci: “romane” (secondo la classificazione tipologica offerta dagli studi archeologici di N. Cuomo di Caprio), riferibili già al periodo tardo medioevale (secondo le citate fonti d’archivio locale); esse si trovano disposte tutte lungo il colmo della stessa piega orografica per la disponibilità della materia prima, ma anche, ricostruendo i tragitti segnati dalla Tabula Peutingeriana, per la vicinanza alla Via Annia-Popilia, la rotta meridionale dei traffici dell’Impero romano che da Capua, passando per Nocera, raggiungeva Reggio Calabria.
Dall’altro la valle del Rio Grancano: anfiteatro orografico di natura argillosa solcato da torrenti montani che favorisce la particolare ventilazione da nordovest del cosiddetto “Napolitano” (come ricorda M.A. Iannelli), scenario plasmato contemporaneamente ed in diverse forme da speciali ‘fenomeni di antropizzazione’ quali, ad esempio, il Museo della Città Creativa, l‘incessante flusso autostradale della Salerno-Reggio Calabria, l’antica coltivazione della cava di argilla, le tradizionali colture vitivinicole, pastorali e, appunto, la lavorazione del cotto, oggi perorata esclusivamente dalle aziende della famiglia De Martino.”      

Link Guglielmo Avallone – Paesaggio e Produzione_Introduzione

Progetto CLIC: salvaguardiamo i Beni Comuni materiali e immateriali!

Il progetto CLIC (Circular models Leveraging Investments in Cultural heritage adaptive reuse), finanziato dalla Commissione Europea nell’ambito del programma Horizon 2020, ha lo scopo di sviluppare, sperimentare, validare e condividere modelli innovativi di business, finanziamento e governance per il riuso adattivo del patrimonio culturale, come strategia per l’applicazione del modello di economia circolare nella città e nel territorio. L’azione, che vede coinvolta una consistente e qualificata compagine internazionale, ha avuto inizio con incontri (Heritage Innovation Partnerships) nelle sedi istituzionali salernitane nel corso dei quali si è avuta una notevole partecipazione di stakeholder locali che, dopo aver ascoltato le testimonianze di Buone pratiche nazionali ed internazionali, hanno potuto sperimentate anche nuove modalità di lavoro di gruppo e di progettazione partecipata. Accogliendo la richiesta di alcuni stakeholder locali, formulata nel corso delle HIP, il CNR-IRISS, capofila del progetto realizzato in partenariato con il Comune di Salerno, ha promosso l’attivazione di un Laboratorio permanente di collaborazione – HIPs Stakeholders’ Permanent Lab – per stimolare una partecipazione assidua dei soggetti interessati con lo scopo di raccogliere, analizzare e condividere le proposte di azione da parte dei soggetti che aspirano ad assumere un ruolo attivo nella conservazione, valorizzazione e riuso del patrimonio culturale della città. Tali proposte andranno a definire il Piano di Azione Locale per il riuso del patrimonio culturale a Salerno, che verrà sottoposto al vaglio dell’Amministrazione comunale. 

Un particolare contributo all’analisi del territorio è stato dato dall’architetto Carlo Cuomo del quale oggi condivido un testo, tratto dal Catalogo Cer(ami)cando, pubblicato in occasione della mostra di “graffi, tagli e protuberanze” di Riccardo Dalisi (lavori realizzati tra il 1995 e il 2000 – alcuni dei quali realizzati a Rufoli) ed esposti dal 17 aprile al 30 maggio 2005 a Casale dei Monaci – Comune di Ciampino.

“Sisina” – Carlo Cuomo (2005)

Ho potuto assistere e documentare, alla fine degli anni ’70, alla chiusura dell’ultima fornace a Rufoli di Salerno: la fornace Ventura. Le fornaci per la cottura a fascine di mattonelle in cotto si erano mantenute numerose ed attive per secoli sulle colline salernitane, concentrate a Rufoli.

Nonostante scritti e documentazioni presentate su giornali locali e riviste di architettura, denunce e grida di aiuto lanciate attraverso convegni, anche l’ultima fornace si era spenta.

Poi, dopo un lungo periodo di silenzio, la famiglia De Martino che si occupava a Rufoli esclusivamente della lavorazione e vendita di argilla, incominciò alla fine del 1978 a produrre lentamente mattonelle cotte in forni a fascina riaprendo la fornace Della Rocca chiusa però dopo quasi due anni perché danneggiata dal terremoto del 1980. A dicembre dello stesso anno restaura e riapre la fornace “pantano”, e con l’impulso e la guida dell’economista/animatore Pasquale Persico acquista e restaura una seconda fornace: la vecchia fornace Ventura.

Oggi Rufoli ha anche un piccolo museo sperimentale ed il laboratorio della fornace De Martino è meta di artisti, designers ed architetti famosi.

Quando ho ricominciato a frequentare le fornaci ho notato che una nuova anima alimentava i luoghi. Quando documentavo la lavorazione negli anni ’70 avevo anche ben documentato l’aspetto rituale del lavoro e del momento sacro della cottura. Solo uomini, con compiti e posizioni relative ben precise nello spazio della cottura: dall’anziano al bambino, al santo nell’edicola votiva. Alle donne il compito di formare le mattonelle e di portare all’ora del pranzo il cibo in ceste di vimini coperto con panni caldi. Sisina aveva lavorato fin da piccola nella fornace “pantano” a formare mattonelle e poi con il marito Carmine a lavorare e vendere l’argilla. Questa frequentazione, da sempre, dei luoghi di lavoro aveva salvato nei suoi sguardi i gesti e le antiche tecniche che ora venivano suggerite ai figli imprenditori. Sisina consulente dell’azienda a dirigere e a correggere i gesti dei nuovi operai, a mostrare la destrezza del gesto, a scegliere l’argilla buona selezionandola dal colore e dall’odore. Fuori dallo spazio rituale, ma non esclusa.
Presente al momento del pranzo, a fianco della fornace accesa.

Progetto CLIC. Azione su Rufoli – Ogliara: riunione on line

Il 29 aprile 2020 si è tenuta una riunione online tra diversi soggetti interessati all’azione CLIC per la valorizzazione della zona Rufoli-Ogliara da inserire nel PAL (Piano di Azione Locale) di Salerno. Dopo alcuni incontri in presenza e vari contatti telefonici interpersonali, è stato necessario un incontro collettivo per elaborare proposte e metodo di avanzamento condivisi tra tutti i partecipanti.

Anche per le azioni da avviare, naturalmente, non è possibile prescindere dall’emergenza COVID in quanto anche per il prossimo futuro si prevedono misure restrittive, soprattutto per il turismo e per gli eventi. Tutta la progettualità pertanto deve essere rivista e adattata alle misure dettate dal ministero.

Ce ne parla Serena Micheletti, Research fellow Institute of Research on Innovation and Services for Development (IRISS) Italian National Research Council (CNR).   Link alla Relazione

Nessuno di noi si sente forte!

In questa prima giornata della “fase 2” della pandemia proponiamo una poesia della nostra socia Anna Fortunato. Non tutti hanno ancora la forza per ripartire, ma bisogna coltivare fiducia e speranza.

 VIRUS

C’ è un virus fuori di noi,

un veleno che, poco controllato

perché microscopico,

entra nel nostro corpo e…

… silenziosamente lavora.

C’è chi ne esce salvo

perché il corpo lo combatte,

c’é chi soccombe perché è più fragile…

Nessuno di noi si sente forte!

Il virus simboleggia

la nostra indiscussa debolezza

e sicuramente la nostra forza interiore

che nessuno riuscirà ad annullare

né a far diminuire…

la forza di essere decisamente uniti

dall’amore fraterno, indissolubile.

25 Aprile

Attualmente l’Italia è una Repubblica democratica, in cui le libertà sono costituzionalmente garantite, ma un tempo non era così.

Vi invitiamo nella giornata di oggi a spiegare in modo semplice, raccontando la storia che ha portato alla liberazione dell’Italia dall’occupazione fascista e nazista, soprattutto ai bambini e agli adolescenti.

 

Manifesto ANPI –

Associazione Nazionale Partigiani Italia