5 Agosto: FESTA DELLA MADONNA DELLA NEVE di Oreste Fortunato

 

Il 5 AGOSTO 2022 il Centro Turistico Giovanile parteciperà alla cerimonia religiosa per la celebrazione della Madonna della Neve che si svolgerà presso la Chiesa di Cologna di Pellezzano.

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Gli Animatori Culturali Ambientali accoglieranno soci, amici e residenti per una Camminata CTG, che partirà alle ore 18:00 da Piazza Padre Pio per raggiungere l’edicola votiva nei pressi della chiesa.

Il Dott. Fabio Salandini, Presidente Nazionale del Centro Turistico Giovanile, ha dichiarato che la Madonna della Neve è la Patrona del CTG ed è importante onorare questa ricorrenza. Molte le iniziative, che sono state comunicate alla segreteria nazionale CTG di Roma, che saranno svolte in alcune regioni .

Gli Animatori Culturali Ambientali di Salerno collaborano da alcuni anni con la Parrocchia e con il Comune nell’intento di rievocare la vecchia tradizione di raggiungere a piedi la chiesa di Cologna, con lo scopo di creare un momento di aggregazione con una Camminata CTG, insieme ai residenti e altri fedeli che raggiungono la chiesa per la funzione delle 19:00. L’Animazione Culturale Ambientale è una tra le metodologie a disposizione del CTG, che contribuisce in modo considerevole ad avvicinare sempre nuove persone al CTG, divenendo una preziosa realtà a servizio dei territori e delle persone, soprattutto là dove è possibile creare momenti di aggregazione e turismo sociale, lontani dalle mete turistiche maggiormente frequentate. A tale scopo il 15 giugno 2022 il CTG COMITATO PROVINCIALE SALERNO ha stipulato un Protocollo d’intesa con Provincia, Soprintendenza BeAP Salerno-Avellino e Comuni di Salerno, Pellezzano e San Mango Piemonte sulla base del Progetto CTG “IRNA Città Ospitale”, una grande opportunità che consentirà di operare insieme per valorizzare tutta l’area Colline salernitane e Comuni circostanti a partire dall’Area Archeologica di Fratte e mettere in luce le eccellenze territoriali.

 

La Dott.ssa Adele Cavallo – Presidente CTG COMITATO PROVINCIALE SALERNO – ha dichiarato: “La Camminata CTG è una delle metodologie di animazione, una filosofia di relazione in cui le gambe sono veicolo e tutto il corpo entra in attività, il tempo acquista una dimensione umana, paesaggi e scorci sconosciuti ai più vengono riscoperti. Il modo stesso di guardare è diverso, perché l‘occhio è di chi fa parte del territorio e conoscere richiede di immedesimarsi.”

Il CTG (Centro Turistico Giovanile) è un’Associazione nazionale senza scopo di lucro che promuove e realizza un progetto educativo e di formazione integrale della persona, attraverso momenti di crescita, di impegno e di aggregazione sociale, ispirandosi alla concezione cristiana dell’uomo e della vita, nel servizio alle persone e al territorio. Agisce nell’ambito del turismo giovanile e sociale, della cultura e dei beni culturali, dell’ambiente e del tempo libero, avvalendosi del metodo dell’animazione e rivolgendosi a tutte le fasce di età, in particolare a quelle giovanili. Nato nel 1949, il CTG oggi si estende in tutta Italia con centinaia di realtà tra gruppi di base, circoli e centri di vacanza in località di grande richiamo turistico e naturalistico, con una rete diffusa di comitati provinciali e di consigli regionali, coinvolgendo ogni anno nelle proprie attività migliaia di persone. Il CTG è riconosciuto dal Ministero dell’Interno come Ente Nazionale con Finalità Assistenziali ed è altresì iscritto al Registro Nazionale delle Associazioni di promozione Sociale del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali. Ulteriore riconoscimento ufficiale come Associazione è quello concesso dalla CEI.

Oreste Fortunato – Responsabile Comunicazione – 380 6010100

PONTECAGNANO MUSIC FESTIVAL

Il CTG ha collaborato con la PRO LOCO CITTÀ AMINA per l’organizzazione del PONTECAGNANO MUSIC FESTIVAL, una manifestazione che si svolge in Piazza Sabato a Pontecagnano per dare la possibilità a giovani tra i 16 e i 35 anni di esprimere il loro talento nel campo della danza, del canto e, nella terza serata, in altre arti varie.

La manifestazione, sostenuta dall’amministrazione comunale, è stata condotta nelle tre serate dal nostro impareggiabile ORESTE FORTUNATO, che ha coinvolto esperti sia nella co-presentazione che nelle giurie tecniche.

I giovani talenti sono accolti e sostenuti ogni sera da un pubblico caloroso!

Le vie dell’acqua

Settembre: Tre camminate ambientali organizzate dal CTG A.G.A.Pe in collaborazione con CSV SODALIS SALERNO e Associazioni partners. 

Montecorvino Pugliano/Faiano Acqua fetente e Settebocche

  1. Molina di Vietri      Fiume Bonea
  2. Capaccio Paestum       Oasi di Capodifiume

Roscigno vecchia città fantasma di Oreste Fortunato

Roscigno vecchia è una delle più note “città fantasma” della provincia di Salerno, insieme a Romagnano al monte e S. Severino di Centola.

Roscigno fu abbandonata agli inizi del novecento per timore di una frana che poi si fermò, ma il paese è rimasto cristallizzato a quella data. Fino all’inizio di questo secolo era ancora abitato da una vecchina di 84 anni (Dorina), venuta a mancare alcuni anni or sono. L’unico abitante ad oggi è un uomo di circa 70 anni che ha l’aspetto di un vecchio montanaro di nome Giuseppe, che cura anche il piccolo Museo della civiltà contadina allestito al centro del vecchio abitato. Roscigno vecchia è a tutt’oggi set cinematografico e location per diversi shooting fotografici, molti dei quali di operatori e cineasti stranieri.

Le Cappelle Gentilizie fra i tesori di Bracigliano di Oreste Fortunato

La cappella di S. Maria a Parete

La cappella di S. Maria a Parete sorge nei pressi di piazza Municipio a Bracigliano (SA); è  lunga m.8 e larga m.6. L’altare è in muratura; su di esso spicca un affresco raffigurante la Madonna in mezzo a due angioletti che le sostengono la corona. Il dipinto, di autore ignoto, è di buona fattura pare possa essere di allievi della scuola giottesca. Sotto la volta del piccolo presbiterio si notano tracce di un affresco a tempera. Un tempo la cappella era di piccolissime dimensioni, nel 1601 fu ampliata. Si sa dal catasto onciario che nel 1751, detta cappella ha in dotazione una casa terranea con annesso giardino in località Cianche; una terra seminativo – arborata di un moggio in località Canale e un castagneto di un moggio in località Valle. Inoltre ha un capitale, costituito di vari censi, di ducati 430. Tolte le obbligazioni, la rendita annua è devoluta per la celebrazione di messe.

La cattedrale di S. Prisco a Nocera Inferiore

Nel 2019 il CTG Comitato Provinciale Salerno ha iniziato una ricognizione del territorio dell’Agro Nocerino-sarnese aderendo ad un Bando interno del CTG Nazionale nell’ambito del quale sono stati formati nuovi Animatori Culturali Ambientali del Centro Turistico Giovanile. In questa azione di formazione, che ha coinvolto alcuni Partner locali, un contributo notevole ci è stato fornito da due soci storici del CTG, Aida Palmieri e Oreste Fortunato, ACA CTG e rispettivamente Presidente e Vicepresidente del CTG A.G.A.Pe Aps di Bracigliano (SA). Tutto quanto documentato nelle azioni riferite al Bando è stato contestualizzato in una specifica pubblicazione da utilizzare per la formazione dei nuovi ACA, ma il Gruppo CTG NOUKRIA continuerà, tramite il Presidente Raffaele Alfano, a impegnarsi per la valorizzazione dell’Area Nocerino-sarnese.

La Cattedrale di San Prisco
Il focus che vorremmo sottoporre alla vostra attenzione è sulla Cattedrale di San Prisco di  Nocera Inferiore in provincia di Salerno, con i giardini e il viale. Le foto nel corso della visita dei luoghi sono state effettuate dal socio A.G.A.Pe Armando Manzolini. La struttura fu edificata intorno al 955, sulla preesistente chiesa di San Filippo in macerie del IV sec., nei pressi di una delle necropoli dell’antica città di Nuceria Alfaterna.  L’abbazia doveva rispondere alle regole dell’ordine benedettino, ma non risulta far parte né della Congregazione di Cassino né di quella di Montevergine. Nel corso del XIII secolo la chiesa cominciò a crescere ma il monastero fu soppresso, probabilmente a causa dell’esiguo numero di monaci. L’attuale cattedrale risale agli inizi del Seicento e fu riedificata ricalcando il progetto del duomo di Siena, a tre navate. Danneggiata dai due eventi sismici del 1688 e del 1694, l’ultimo dei quali “fu così violento che buttò giù la cima del campanile con gli ultimi due piani“, fu sostenuta con l’ausilio di catene e nuova muratura per recuperare l’uso delle campane. Ma tre anni dopo, l’inclinarsi del campanile, costrinse il vescovo ad intervenire sulla facciata della cattedrale. A causa dell’estesa fatiscenza della fabbrica quattrocentesca, il vescovo Niccolò de Dominicis decise di riedificarla nel sito attuale. L’opera costituisce una delle rare realizzazioni architettoniche di Francesco Solimena, che vi impresse il segno tangibile delle sue doti di progettista. Nel 1838 fu dedicata a San Marco Evangelista. In occasione dei lavori di restauro della chiesa, il vescovo Lunadoro racconta che la cattedrale abbia ospitato le spoglie del profeta Giona. Secondo una leggenda locale, tali spoglie sarebbero state trasportate in città da Ugo de’ Pagani nel 1105 al ritorno dalla prima crociata, ma si tratterebbe di San Giona, monaco eremita palestinese. Teodorico di Niem ricorda, invece, la presenza in chiesa delle spoglie del profeta Abacuc.