FESTA DEI BOCCALI 2022

Domenica 23/10/2022 presso Villa Guariglia si è svolta la XVII edizione della Festa dei Boccali, organizzata con la magistrale regia di Lauretta Laureti, Presidente dell’associazione Humus con sede a Rufoli di Ogliara, luogo rinomato per la presenza di cave di argilla e di antiche fornaci per la lavorazione del cotto, delle quali oggi è attiva solo la Fornace De Martino.

Quest’anno l’evento FESTA DEI BOCCALI è anche occasione per presentare alla collettività il Progetto POLO CULTURALE RUFOLI – INNOVO E LAVORO, che, facendo tesoro della Visione d’insieme del nostro territorio emersa dai Tavoli di lavoro del progetto CLIC, si aggiunge a nuove esperienze di cooperazione tra i Comuni della nostra vasta Provincia di Salerno.

E’ in atto infatti un rilancio del MUSEO CITTÀ CREATIVA di Ogliara,  che a pieno titolo entra a far parte della RETE MUSEALE, con la nomina del nuovo Direttore. Si è da poco concluso un Corso di formazione, organizzato dal Comune di Salerno con la collaborazione di Mediateur e CIDAC, al quale hanno partecipato alcuni soci del CENTRO TURISTICO GIOVANILE  e delle Associazioni HUMUS, Spazio Up Arte, Il Centro Storico. 

La rete istituzionale che ha firmato il Protocollo d’intesa  collegato al Progetto “IRNA CITTÀ OSPITALE”, presentato dal CTG COMITATO PROVINCIALE SALERNO, si amplia con l’adesione di nuovi autorevoli partner selezionati nell’area dell’associazionismo culturale e sociale e il MIC contribuirà al coinvolgimento delle scuole con  iniziative di formazione per l’anno scolastico 2022/2023.

Il Protocollo d’intesa firmato il 15/06/2022 con Provincia, Soprintendenza Salerno-Avellino, Comuni di Salerno, Pellezzano e San Mango prevede proprio un impegno del CTG Provinciale ad attivare reti sul territorio, per svilupparlo maggiormente e renderlo più attrattivo alla luce dei principi attuativi delle “Città ospitali CTG”: Centralità della Persona, Consapevolezza e identità, Responsabilità e senso del limite, Fiducia e collaborazione innovativa, Amicizia e cosmopolitismo.

Il Progetto del Polo Culturale Rufoli – Innovo e lavoro, è finanziato dalla Regione Campania con risorse statali del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali PROGETTO Polo Culturale di Rufoli- Innovo e Lavoro (ID.n.233) e ha HUMUS come capofila in partenariato con OdV Blue Angel,  che si faranno carico di un co-finanziamento delle attività. Le azioni concrete saranno avviate in collaborazione con COMUNE DI SALERNO, CSV SODALIS, FORNACI DE MARTINO, coinvolgendo scuole ed associazioni, tra cui è presente anche il Centro Turistico Giovanile, che metterà a disposizione risorse umane, capacità progettuali, esperienza nell’organizzazione di eventi di promozione territoriale  e attrezzature per la buona riuscita del percorso di crescita culturale e sociale. Si affronterà l’analisi degli aspetti socio-economici creando uno Sportello che operi con continuità, anche a conclusione delle azioni specifiche programmate in riferimento al  Bando, per offrire opportunità di crescita sociale e culturale che aiuti a raggiungere quelle competenze trasversali indispensabili per lo Sviluppo territoriale: lavorare per progetti, lavorare in rete, impegnarsi in attività di volontariato e di promozione sociale ai fini di un miglioramento personale, per l’arricchimento del proprio curriculum, ma anche per contribuire alla crescita di tutta la comunità locale. Le attività condotte nel periodo in cui avrà corso il progetto potrebbero dare adito alla nascita di un nuovo soggetto socio-economico, che operi in uno dei settori emersi durante le diverse e svariate fasi che faranno parte del Progetto esecutivo del Polo culturale. Azioni concrete sono:  Organizzazione di eventi,  corsi gratuiti di ceramica da attivare presso il Museo Città Creativa, facendolo tornare alla originale idea di luogo di accoglienza per favorire lo sviluppo della creatività e nel quale la comunità locale possa riconoscersi, attivazione di uno sportello per l’emersione delle competenze, educazione all’imprenditorialità, soprattutto riferita all’artigianato ceramico, ma anche per l’impegno delle risorse umane nell’area marketing territoriale e accoglienza turistica.

 

 

Camminata a Rufoli

Di nuovo insieme Gruppi CTG Coordinamento SALERNO con HUMUS, il CSV SODALIS, IL CENTRO STORICO, LIPU e MO’MENTI OdV.

Incontro al Museo Città Creativa e Camminata lungo la Via Rufoli per raggiungere l’unica Fornace ancora attiva di un territorio una volta dedito principalmente alla produzione di laterizi in cotto e all’agricoltura con la tipica coltivazione di uva Sancinella, il cui vitigno è stato oggi recuperato e sperimentato per la vinificazione.

Alla Fornace i De Martino hanno sapientemente illustrato la storia dell’azienda e descritto le fasi della lavorazione.

Poi il gruppo si è spostato al “Giardino dell’arte” del Polo della Ceramica, una ex scuola comunale nella quale ha sede l’associazione HUMUS, molto attiva nell’organizzazione di laboratori, eventi e concorsi per diffondere l’arte della manipolazione dell’argilla.

In una serie di incontri svoltisi nei mesi di luglio e agosto i volontari e i residenti della zona collinare si sono adoperati per progettare l’orto, la siepe di erbe aromatiche e l’angolo delle succulente.

Alcuni artisti salernitani hanno voluto lasciare un segno di riconoscimento all’opera di Ri-generazione con opere in ceramica che sono state esposte nel Giardino. All’interno della sede esposti anche alcuni lavori di scuole e associazioni che hanno partecipato al Concorso “Piccoli e grandi artisti della Ceramica”, che HUMUS organizza da un ventennio e che da quest’anno ha visto il coinvolgimento organizzativo anche del CTG.

La serata, complice il tempo clemente, nonostante le previsioni avverse, ha avuto un momento di conclusione conviviale, alla luce delle lanterne, del fuoco acceso nel barbecue e di un primo quarto di luna (rosso!) che hanno sottolineato la denominazione di “Via del fuoco” attribuita all’antica strada che segue il tracciato dell’antica Annia Popilia, la via romana verso la Calabria, come ci ha raccontato il nostro ACA CTG Oreste Fortunato, leggendo il testo sapientemente preparato dal socio CTG architetto Guglielmo Avallone, impegnato per lavoro a Malta.

La Presidente di HUMUS Lauretta Laureti nel saluto ai Volontari e agli ospiti, oltre a ringraziare gli sponsor Delfino, Sapori d’altri tempi e Pasticceria Bassano e i supporter Blue Angel’s, ha voluto porgere un ringraziamento particolare all’amministrazione comunale di Salerno che ha sempre risposto con sollecitudine ai nostri appelli per la pulizia della zona e a tutte le esigenze burocratiche connesse all’organizzazione dell’evento.

“Insieme possiamo ricominciare ed insieme possiamo andare ancora lontano per portare avanti i valori in cui crediamo” come ci ha ricordato Mina Felici, altra pietra miliare del nostro Coordinamento!

COMUNINTOUR: Viaggio alla scoperta dei Beni Comuni

 

  Il giorno 18 giugno 2021 alle ore 18 presso lo Spazio civico 23 in via Parmenide nel quartiere Mercatello di Salerno è stata inaugurata una mostra dei manufatti e dei progetti presentati da scuole e associazioni al concorso “PICCOLI E GRANDI ARTISTI DELLA CERAMICA” giunto ormai alla sua ventesima edizione grazie all’impegno dell’associazione HUMUS e della sua presidente Lauretta Laureti. L’edizione 2021, oltre al tradizionale patrocinio del Comune di Salerno e del Museo Città Creativa, è stata sostenuta dal Centro Turistico Giovanile.
Dopo un primo allestimento espositivo presso il Museo Città Creativa dal 31 maggio al 3 giugno, il CTG ha voluto valorizzare ulteriormente l’impegno di studenti, docenti, volontari delle associazioni e operatori dei centri polifunzionali nel coinvolgere persone di tutte le età e sviluppare il senso di cittadinanza attiva mettendo in moto la creatività.
La mostra itinerante “COMUNINTOUR: viaggio alla scoperta dei beni comuni” è inserita nel percorso di FORMAZIONE ANIMATORI CULTURALI AMBIENTALI del CTG di Salerno e provincia. COMUNINTOUR è una campagna di comunicazione sociale avviata nel 2015 da una rete di Associazioni, con il sostegno del Centro Servizi al Volontariato Sodalis di Salerno e ha già coinvolto i comuni di Pellezzano, Bracigliano, Nocera Inferiore, Baronissi, Vietri sul Mare, Nocera Superiore. La campagna costituisce un volano per il marketing territoriale, pur concentrandosi sull’obiettivo di creare RETI SOCIALI EMPATICHE fortemente operative a partire dal basso, ossia dall’ascolto dei singoli residenti affinché possano esprimere le loro idee di valorizzazione dei contesti socio-culturali e condividere il loro vissuto con istituzioni e associazioni. Per Salerno abbiamo puntato ad interrogarci sulla conoscenza delle zone collinari, con particolare riferimento a Rufoli Ogliara, caratterizzata dalla presenza della Fornace De Martino, maestri fornaciai dal 1479, del Museo Città Creativa e del Polo della Ceramica presso la ex scuola di Rufoli, sede dell’associazione HUMUS. L’inaugurazione di COMUNITOUR 2021 ha visto la presenza dell’assessore alla cultura del Comune di Salerno Antonia Willburger che ha espresso apprezzamento per l’impegno della rete sociale che si è creata intorno all’idea di Museo itinerante, che ben si affianca al progetto Salerno Musei in rete promosso dall’assessorato alla cultura e cofinanziato dalla Regione Campania.
In occasione dell’inaugurazione dell’allestimento presso Spazio Civico 23 è stato anche presentato il Progetto NAZIONALE del CTG “Le città ospitali”. ♥

Valorizzazione territoriale

Il 26/02/2021, nell’ultimo incontro on line del gruppo di lavoro CLIC-Rufoli, sono stati analizzati i risultati del Questionario/Indagine conoscitiva (disponibile per la consultazione) e si è stabilito di procedere alla progettazione di Micro azioni partecipate di valorizzazione del territorio.

Contatti: comunicazionectgsalerno@gmail.com

Nel mese di maggio 2020 l’attività del Progetto CLIC – Azione Rufoli – Ogliara ha iniziato la cosiddetta “fase due”, nella quale il gruppo di lavoro ha ormai una sua compagine ben motivata e mette a punto  Vision e Mission in vista di assumere una forma riconosciuta. Il 21 maggio si è tenuto il secondo incontro on line del quale Serena Micheletti ci ha fornito un dettagliato verbale (disponibile per la consultazione). Oggi pubblichiamo una scheda aggiornata, utile a chi vorrà co-operare per lo sviluppo futuro dell’Azione territoriale Rufoli – Ogliara.

Scheda sintetica

Il progetto CLIC (Circular models Leveraging Investments in Cultural heritage adaptive reuse), finanziato dalla Commissione Europea nell’ambito del programma Horizon 2020, ha lo scopo di sviluppare, sperimentare, validare e condividere modelli innovativi di business, finanziamento e governance per il riuso adattivo del patrimonio culturale, come strategia per l’applicazione del modello di economia circolare nella città e nel territorio.

L’azione  ha coinvolto una consistente e qualificata compagine internazionale, con incontri HIP (Heritage Innovation Partnerships) nelle sedi istituzionali salernitane nel corso dei quali si è avuta una notevole partecipazione di stakeholder locali che, dopo aver ascoltato le testimonianze di Buone pratiche nazionali ed internazionali, hanno potuto sperimentate anche nuove modalità di lavoro di gruppo e di progettazione partecipata. 

Accogliendo la richiesta di alcuni stakeholder locali, formulata nel corso delle HIP, il CNR-IRISS, capofila del progetto realizzato in partenariato con il Comune di Salerno, ha promosso l’attivazione di un Laboratorio permanente di collaborazione – HIPs Stakeholders’ Permanent Lab – per stimolare una partecipazione assidua dei soggetti interessati con lo scopo di raccogliere, analizzare e condividere le proposte di azione da parte dei soggetti che aspirano ad assumere un ruolo attivo nella conservazione, valorizzazione e riuso del patrimonio culturale della città. Tali proposte andranno a definire il Piano di Azione Locale per il riuso del patrimonio culturale a Salerno.

FASE DI ANALISI DI PROPOSTE SPECIFICHE 

A questo punto ha avuto inizio una nuova e più intensa fase di incontri dedicati all’analisi di alcune specificità individuate dagli stakeholder, e in particolare si è attivato un gruppo di lavoro di ricerca-azione per lo sviluppo in economia circolare dell’area di RUFOLI-OGLIARA, di cui il Centro Turistico Giovanile è parte integrante, con la guida dello Staff del CNR IRISS di Napoli (Dott.sse Antonia Gravagnuolo, Serena Micheletti e di Martina Bosone).

Al gruppo iniziale si sono aggiunti altri stakeholder. Oltre agli incontri informali di lavoro, il gruppo si è riunito periodicamente, prima in presenza e poi on line.

Un particolare contributo all’analisi del territorio ci viene fornito da esperti quali l’architetto Carlo Cuomo e l’architetto Guglielmo Avallone. Tutti i contributi di ricerca e studio sono stati raccolti e periodicamente pubblicati sulle pagine di Agorà CTG.

 

Progetto CLIC: al via l’indagine per la Mappatura empatica del territorio!

⏱️Bastano pochi minuti del tuo tempo!
Ciao e buon inizio di settimana. Ti chiedo di aiutarmi a svolgere una indagine sulla conoscenza del territorio salernitano. Basta rispondere a poche domande di un questionario (puoi rispondere anche dal telefono). È anonimo e non conserva i tuoi dati, ma se sei interessato e vuoi saperne di più puoi lasciare dei commenti personali e la tua posta elettronica.
Altrimenti basta rispondere a domande generiche e andare avanti fino a INVIA.
Questo il link

Il questionario riguarda la
conoscenza della zona Ogliara/Rufoli. Se vuoi puoi aiutarmi invitando altri amici a rispondere; può rispondere chiunque, anche se è residente in altre zone di Salerno o in altre città in modo da ottenere ampia partecipazione e magari nella risposta aperta possiamo scoprire altri aspetti da valorizzare e raccogliere desiderata specifici.

A presto!🥰

CLIC: Settembre, andiamo, ……

Dopo una breve pausa estiva il TAVOLO DI LAVORO Rufoli/Ogliara è stato sollecitato dal TEAM   PROGETTO CLIC per partecipare all’indagine  sugli impatti sociali e culturali del recupero e valorizzazione del Giardino della Minerva. E’ lì che hanno avuto luogo i nostri primi incontri, nel corso dei quali abbiamo deciso di interessarci anche delle “periferie”. Proprio dalle zone collinari infatti e in particolare dal Monte Stella, ricco di specie conservate nel Giardino, nasce l’interesse alla zona di Ogliara e il nostro impegno alla ricostruzione di una visione globale della fascia che da Fratte giunge ai Monti Picentini.

Ci eravamo lasciati nell’ultimo incontro on line con l’impegno di rivederci, sempre virtualmente, a settembre. Dal primo di settembre sono ripresi anche i contatti con le scuole coinvolte nel PROGETTO SCUOLA CTG, con il Comprensivo di Ogliara che da quest’anno vede avvicendarsi una nuova Dirigente, la Dott.ssa Sofia Palumbo, già impegnata a Giffoni Valle Piana in iniziative lodevoli per la tutela dell’ambiente e la cittadinanza attiva. La Dott.ssa Ida Lenza ci sosterrà comunque nei nostri intenti, pur nel suo nuovo incarico a Salerno , avendo conosciuto in modo approfondito il tessuto sociale di Ogliara, Giovi e San Mango. Si aggiunge al Progetto il Liceo Sabatini-Menna, con la nomina dei referenti per l’anno scolastico 2020/2021 da parte della Dirigente Dott.ssa Ester Andreola.

Il nostro incontro, programmato dallo Staff del CNR per i primi di settembre, è stato rimandato al giorno 11 settembre, per consentire a tutti di partecipare al rientro dalle ferie: argomento dell’incontro: indagine su Ogliara/Rufoli validazione del questionario, modalità di raccolta dati e tempi per la diffusione e comunicazione dei risultati.

Vedi allegato verbale Sintesi riunione 11092020_RUFOLI

Già dal 28 agosto, come CTG, abbiamo però ripreso il lavoro cercando di arricchire la nostra emeroteca, che si andrà ad aggiungere alla raccolta bibliografica.

Oltre agli articoli di Pura Cultura, sempre attenta agli eventi territoriali e in particolare al mondo della Ceramica, la giornalista Claudia Bonasi su Il Mattino ci dà sostegno con due articoli, del 7/09 e del 16/09, sul Museo Città Creativa. Nel primo ripercorre la storia del Museo e nel secondo intervista l’assessore alla cultura, Dott.ssa Antonia Willburgher, e il Dott. Ermanno Guerra, presidente della commissione ambiente e cultura. Vi invito a prenderne visione.

Presto vi darò notizie sulle modalità di adesione all’indagine.

Buon lavoro a tutti!

 

La valorizzazione territoriale e le visite guidate “Visitiamo la città”

Continuiamo con la pubblicazione di contributi tratti dalle guide realizzate dal Comune di Salerno, Assessorato al Turismo, nell’ambito dell’iniziativa “Visitiamo la città“.

Nella guida del 2003/2004 troviamo materiale anomimo

  1. La Terra-madre dell’argilla: RUFOLI
  2. Le Fornaci a fascine: un rito millenario
  3. Il Museo città creativa di Rufoli
  4. Il Coccio-pesto di Rufoli

Pubblichiamo il primo in cui si mette in evidenza che, pur essendo largamente riconosciuta la tradizione ceramica di Vietri, pochi conoscono “la collina argillosa la cui attività di estrazione e lavorazione del cotto precede di millenni quella vietrese” 

Contributo integrale

 

La valorizzazione territoriale e le visite guidate “Visitiamo la città”

Il Comune di Salerno, Assessorato al Turismo, ha promosso da molti anni l’iniziativa “Visitiamo la città”. Il ciclo annuale di visite guidate aveva inizio nel mese di maggio e si prolungava fino al mese di febbraio. La pausa di marzo e aprile era dedicata alla programmazione con incontri presso il Comune e raccolta di materiali da pubblicare in una guida da distribuire ai tanti visitatori.

Nella guida del 2004/2005 c’è un contributo della Dott.ssa Maria Antonietta Iannelli dal titolo “Reperti arcaici a Rufoli” che offre un ulteriore spunto di riflessione al nostro gruppo di studio nell’ambito del Progetto CLIC.

Contributo integrale

 

La Dott.ssa Iannelli ci racconta:

“La nascita delle tegole per copertura, piane e curve (coppi), si perde nella notte dei tempi. Di forma essenziale, costituita da due superfici piane, con ali aggettanti sui lati lunghi, la tegola ha modificato poco della sua morfologia, non avendo il tempo messo in discussione i suoi principi di funzionalità”.

Lo spunto di particolare interesse per il nostro lavoro è l’aver messo in evidenza che, essendo necessaria la perfezione del prodotto ai fini della corretta copertura di case, aie e templi, nulla veniva considerato rifiuto di fabbricazione in quanto i cotti imperfetti (o anche quelli consumati dall’usura del tempo) venivano riutilizzati nei fondi agricoli per il drenaggio dell’acqua. Proprio la presenza di abbondante acqua, unita all’argilla delle cave, da un lato consentiva la produzione di laterizi di vario genere, ma contemporaneamente costituiva un pericolo ristagnando alla base della vegetazione. Proprio per drenare l’acqua e proteggere le radici delle piante venivano utilizzati dunque gli scarti di lavorazione. Ancora oggi probabilmente sarebbe possibile ritrovare gli antichi manufatti in qualche fondo che ha conservato intatto il suo terreno.

La Dott.ssa Iannelli si sofferma poi in modo particolareggiato su tecniche e metodi che consentono un buon drenaggio dell’acqua con l’utilizzo di tegole di risulta e di spezzoni di mattonelle ed afferma “Nulla veniva buttato in una economia che vedeva artigiani e contadini vivere specularmente”.

Frammenti e spezzoni di tegole provenienti da una fornace per la cottura delle tegole sono conservati presso la realtà museale locale (Museo Città Creativa).

Rufoli e la Rotta meridionale dei traffici Nocera-Reggio Calabria

Per aggiungere un ulteriore tassello all’analisi del Territorio di Rufoli- Ogliara nell’ambito del Progetto CLIC abbiamo ricevuto dall’architetto Guglielmo Avallone l’Introduzione alla sua Tesi di Laurea Magistrale In Architettura, discussa al Dipartimento di Architettura di Napoli nel Luglio 2017 – Relatori i proff. Roberto Serino, Maria Cerreta.

Il testo evidenzia  come “La lavorazione del cotto a Rufoli di Ogliara si è resa possibile grazie ad una situazione favorevole, al concorso di fattori naturali e antropici in una formula ben compiuta di Storia e Geografia. Da un lato le fornaci: “romane” (secondo la classificazione tipologica offerta dagli studi archeologici di N. Cuomo di Caprio), riferibili già al periodo tardo medioevale (secondo le citate fonti d’archivio locale); esse si trovano disposte tutte lungo il colmo della stessa piega orografica per la disponibilità della materia prima, ma anche, ricostruendo i tragitti segnati dalla Tabula Peutingeriana, per la vicinanza alla Via Annia-Popilia, la rotta meridionale dei traffici dell’Impero romano che da Capua, passando per Nocera, raggiungeva Reggio Calabria.
Dall’altro la valle del Rio Grancano: anfiteatro orografico di natura argillosa solcato da torrenti montani che favorisce la particolare ventilazione da nordovest del cosiddetto “Napolitano” (come ricorda M.A. Iannelli), scenario plasmato contemporaneamente ed in diverse forme da speciali ‘fenomeni di antropizzazione’ quali, ad esempio, il Museo della Città Creativa, l‘incessante flusso autostradale della Salerno-Reggio Calabria, l’antica coltivazione della cava di argilla, le tradizionali colture vitivinicole, pastorali e, appunto, la lavorazione del cotto, oggi perorata esclusivamente dalle aziende della famiglia De Martino.”      

Link Guglielmo Avallone – Paesaggio e Produzione_Introduzione

Progetto CLIC: salvaguardiamo i Beni Comuni materiali e immateriali!

Il progetto CLIC (Circular models Leveraging Investments in Cultural heritage adaptive reuse), finanziato dalla Commissione Europea nell’ambito del programma Horizon 2020, ha lo scopo di sviluppare, sperimentare, validare e condividere modelli innovativi di business, finanziamento e governance per il riuso adattivo del patrimonio culturale, come strategia per l’applicazione del modello di economia circolare nella città e nel territorio. L’azione, che vede coinvolta una consistente e qualificata compagine internazionale, ha avuto inizio con incontri (Heritage Innovation Partnerships) nelle sedi istituzionali salernitane nel corso dei quali si è avuta una notevole partecipazione di stakeholder locali che, dopo aver ascoltato le testimonianze di Buone pratiche nazionali ed internazionali, hanno potuto sperimentate anche nuove modalità di lavoro di gruppo e di progettazione partecipata. Accogliendo la richiesta di alcuni stakeholder locali, formulata nel corso delle HIP, il CNR-IRISS, capofila del progetto realizzato in partenariato con il Comune di Salerno, ha promosso l’attivazione di un Laboratorio permanente di collaborazione – HIPs Stakeholders’ Permanent Lab – per stimolare una partecipazione assidua dei soggetti interessati con lo scopo di raccogliere, analizzare e condividere le proposte di azione da parte dei soggetti che aspirano ad assumere un ruolo attivo nella conservazione, valorizzazione e riuso del patrimonio culturale della città. Tali proposte andranno a definire il Piano di Azione Locale per il riuso del patrimonio culturale a Salerno, che verrà sottoposto al vaglio dell’Amministrazione comunale. 

Un particolare contributo all’analisi del territorio è stato dato dall’architetto Carlo Cuomo del quale oggi condivido un testo, tratto dal Catalogo Cer(ami)cando, pubblicato in occasione della mostra di “graffi, tagli e protuberanze” di Riccardo Dalisi (lavori realizzati tra il 1995 e il 2000 – alcuni dei quali realizzati a Rufoli) ed esposti dal 17 aprile al 30 maggio 2005 a Casale dei Monaci – Comune di Ciampino.

“Sisina” – Carlo Cuomo (2005)

Ho potuto assistere e documentare, alla fine degli anni ’70, alla chiusura dell’ultima fornace a Rufoli di Salerno: la fornace Ventura. Le fornaci per la cottura a fascine di mattonelle in cotto si erano mantenute numerose ed attive per secoli sulle colline salernitane, concentrate a Rufoli.

Nonostante scritti e documentazioni presentate su giornali locali e riviste di architettura, denunce e grida di aiuto lanciate attraverso convegni, anche l’ultima fornace si era spenta.

Poi, dopo un lungo periodo di silenzio, la famiglia De Martino che si occupava a Rufoli esclusivamente della lavorazione e vendita di argilla, incominciò alla fine del 1978 a produrre lentamente mattonelle cotte in forni a fascina riaprendo la fornace Della Rocca chiusa però dopo quasi due anni perché danneggiata dal terremoto del 1980. A dicembre dello stesso anno restaura e riapre la fornace “pantano”, e con l’impulso e la guida dell’economista/animatore Pasquale Persico acquista e restaura una seconda fornace: la vecchia fornace Ventura.

Oggi Rufoli ha anche un piccolo museo sperimentale ed il laboratorio della fornace De Martino è meta di artisti, designers ed architetti famosi.

Quando ho ricominciato a frequentare le fornaci ho notato che una nuova anima alimentava i luoghi. Quando documentavo la lavorazione negli anni ’70 avevo anche ben documentato l’aspetto rituale del lavoro e del momento sacro della cottura. Solo uomini, con compiti e posizioni relative ben precise nello spazio della cottura: dall’anziano al bambino, al santo nell’edicola votiva. Alle donne il compito di formare le mattonelle e di portare all’ora del pranzo il cibo in ceste di vimini coperto con panni caldi. Sisina aveva lavorato fin da piccola nella fornace “pantano” a formare mattonelle e poi con il marito Carmine a lavorare e vendere l’argilla. Questa frequentazione, da sempre, dei luoghi di lavoro aveva salvato nei suoi sguardi i gesti e le antiche tecniche che ora venivano suggerite ai figli imprenditori. Sisina consulente dell’azienda a dirigere e a correggere i gesti dei nuovi operai, a mostrare la destrezza del gesto, a scegliere l’argilla buona selezionandola dal colore e dall’odore. Fuori dallo spazio rituale, ma non esclusa.
Presente al momento del pranzo, a fianco della fornace accesa.