CLIC: Settembre, andiamo, ……

Dopo una breve pausa estiva il TAVOLO DI LAVORO Rufoli/Ogliara è stato sollecitato dal TEAM   PROGETTO CLIC per partecipare all’indagine  sugli impatti sociali e culturali del recupero e valorizzazione del Giardino della Minerva. E’ lì che hanno avuto luogo i nostri primi incontri, nel corso dei quali abbiamo deciso di interessarci anche delle “periferie”. Proprio dalle zone collinari infatti e in particolare dal Monte Stella, ricco di specie conservate nel Giardino, nasce l’interesse alla zona di Ogliara e il nostro impegno alla ricostruzione di una visione globale della fascia che da Fratte giunge ai Monti Picentini.

Ci eravamo lasciati nell’ultimo incontro on line con l’impegno di rivederci, sempre virtualmente, a settembre. Dal primo di settembre sono ripresi anche i contatti con le scuole coinvolte nel PROGETTO SCUOLA CTG, con il Comprensivo di Ogliara che da quest’anno vede avvicendarsi una nuova Dirigente, la Dott.ssa Sofia Palumbo, già impegnata a Giffoni Valle Piana in iniziative lodevoli per la tutela dell’ambiente e la cittadinanza attiva. La Dott.ssa Ida Lenza ci sosterrà comunque nei nostri intenti, pur nel suo nuovo incarico a Salerno , avendo conosciuto in modo approfondito il tessuto sociale di Ogliara, Giovi e San Mango. Si aggiunge al Progetto il Liceo Sabatini-Menna, con la nomina dei referenti per l’anno scolastico 2020/2021 da parte della Dirigente Dott.ssa Ester Andreola.

Il nostro incontro, programmato dallo Staff del CNR per i primi di settembre, è stato rimandato al giorno 11 settembre, per consentire a tutti di partecipare al rientro dalle ferie: argomento dell’incontro: indagine su Ogliara/Rufoli validazione del questionario, modalità di raccolta dati e tempi per la diffusione e comunicazione dei risultati.

Vedi allegato verbale Sintesi riunione 11092020_RUFOLI

Già dal 28 agosto, come CTG, abbiamo però ripreso il lavoro cercando di arricchire la nostra emeroteca, che si andrà ad aggiungere alla raccolta bibliografica.

Oltre agli articoli di Pura Cultura, sempre attenta agli eventi territoriali e in particolare al mondo della Ceramica, la giornalista Claudia Bonasi su Il Mattino ci dà sostegno con due articoli, del 7/09 e del 16/09, sul Museo Città Creativa. Nel primo ripercorre la storia del Museo e nel secondo intervista l’assessore alla cultura, Dott.ssa Antonia Willburgher, e il Dott. Ermanno Guerra, presidente della commissione ambiente e cultura. Vi invito a prenderne visione.

Presto vi darò notizie sulle modalità di adesione all’indagine.

Buon lavoro a tutti!

 

PARCHI LETTERARI

Oggi inauguriamo una nuova categoria di articoli che accompagneranno in nostro viaggio virtuale in provincia di Salerno.

Lo facciamo dando spazio al CTG A. G. A. Pe APS (Associazione Gioia e Amicizia per la Pelle) di Bracigliano, ricordando Giovanni Basile, un autore poco conosciuto, ma di grande rilievo letterario per il nostro territorio.

In questa breve prosa si parla di cibo e quindi vi invito ad una riflessione anche sul valore della convivialità.

E, venuto lo juorno destenato, oh bene mio: che mazzecatorio e che bazzara che se facette!

Da dove vennero tante pastiere e casatielle?

Dove li sottestate e le porpette?

Dove li maccarune e graviuole?

Tanto che nce poteva magnare n’asserceto formato.

Giambattista Basile

La gatta Cenerentola

I percorsi dell’Agro Nocerino Sarnese

Come ormai facciamo dal 2017 ogni anno il nostro CTG COMITATO PROVINCIALE SALERNO propone attività formative di varia natura.

Per meglio precisare affianchiamo ai tradizionali incontri in presenza attività di formazione in piattaforma, ma soprattutto attività in situazione che ci consentono di “perlustrare” dei luoghi per “tuffarci” in vere e proprie esperienze di conoscenza del territorio attraverso il contatto e la relazione con chi il territorio lo vive quotidianamente in modo da consentire un apprendimento attivo a chi vuole diventare Animatore Culturale Ambientale del Centro Turistico Giovanile.

Dalla socialità che si crea in questi step formativi in situazione nascono Progetti sociali, Format innovativi, ma soprattutto si rafforza il Gruppo locale che ha sede nello specifico territorio e dove non c’è già un gruppo c’è almeno la possibilità che possa nascere o risorgere dalle ceneri di un gruppo inattivo che ha operato precedentemente su quel territorio o che addirittura ne possa nascere uno dal nulla!

Dal Corso di formazione del 2017, oltre al Format “DI FOOD IN TOUR” generato nel GRUPPO PICENTIA, è nato il GRUPPO ACA 2030 di Pellezzano. Nel 2018 nasce anche il GRUPPO NUN…OZIA a Pontecagnano e grazie al Corso base a carattere Nazionale organizzato a Salerno vengono inseriti nell’Albo Nazionale ACA nuovi soci CTG del GRUPPO SAN MATTEO.

Nel 2019 viene riattivato il GRUPPO NOUKRIA con sede a Nocera Inferiore.

L’emergenza sanitaria non ci ha consentito fino ad ora di poter realizzare le esperienze territoriali progettate.

Dopo la presenza/studio nei mesi estivi nel Cilento, dove speriamo che ci possano essere presto sviluppi positivi, nel mese di settembre riprenderemo il “Cammino” tra Vietri, Cava de’ Tirreni e l’Agro nocerino-sarnese.

Nella pubblicazione allegata troverete interessanti dettagli anche in merito allo svolgimento delle attività di Formazione sociale.

I percorsi del CTG – Vietri-Cava-Agro Nocerino Sarnese

L’angolo della lettura

Attività presso la sede di Via Picenza 14 che il CTG COMITATO PROVINCIALE SALERNO ha attivato in collaborazione con l’Associazione di volontariato MO’MENTI e con la BIMED.

La biblioteca ha varie sezioni oltre ad enciclopedie, sia cartacee che multimediali e libri di informatica e tecnologie.

Si è arricchita ultimamente con una serie di libri donati da Casa della Poesia che contribuiscono a farci conoscere angoli di paesaggio in diverse regioni italiane, aggiungendosi a libri, guide e prodotti multimediali già presenti.

Vi sono libri per bambini e per adolescenti

   

libri per attività creative e di riuso e riciclo

 

 

 

 

libri di cucina

 

 

 

 

 

 

libri e riviste per realizzare lavori con ago e filo, con il cotone o con la lana e molti dei lavori pratici realizzati prendendo spunto dai testi in dotazione arricchiscono la pagina Facebook “Officina delle idee”.

 

INFO CTG COMITATO PROVINCIALE SALERNO 3477032800

Ri-connettiamoci e riconosciamoci!

Ritorniamo dopo una breve interruzione ad utilizzare il nostro BLOG per socializzare all’interno e all’esterno dei nostri Gruppi del Centro Turistico Giovanile della Provincia di Salerno!

Dopo la prima fase dell’emergenza sanitaria che ci ha costretto a rimanere isolati nelle nostre abitazioni e tuttavia ci ha consentito di comunicare collaborando VIRTUALMENTE in AGORA’ CTG, nel mese di giugno si è svolta una fitta attività in presenza presso il Parco Archeologico di Pontecagnano, gestito da Legambiente e nel quale ci è stato possibile incontrarci nel rispetto delle norme anti-covid.

Si è potuto così avviare un Corso di formazione che ha coinvolto una decina di tesserati del Gruppo CTG NUN…OZIA di Pontecagnano e alcuni soci di altri Gruppi locali di Salerno che si sono incontrati il lunedì e il giovedì pomeriggio dalle 15:00 alle 19:00, oltre a partecipare ad altre occasioni di incontro offerte dal territorio e dai nostri partner.

Locandina Corso ACA Giugno 2020

Oltre al Coordinamento Provinciale presente con gli Animatori Culturali Ambientali già iscritti all’Albo Nazionale, hanno contribuito alla buona riuscita delle attività di formazione e alla realizzazione dei Laboratori alcuni  attivisti di Legambiente e volontari dell’Associazione Mo’menti e sono stati valutati gli inviti pervenuti dalla LIPU e dall’A.S.D. Radici dei Butteri Picentini.

Costante la Presenza del Dott. Francesco Iuliano e di Lisa Auletta dell’UOSM di  Pontecagnano che ci hanno dato l’opportunità di avviare questo Gruppo che ha come Slogan “Passo e Parola” ad indicazione del Cammino che stiamo svolgendo insieme, CTG e UOSM, per la riqualificazione e il riconoscimento delle competenze di chi è momentaneamente escluso da opportunità sociali e lavorative e di Raffaella e Paolo che hanno curato l’ascolto e la valutazione del BenEssere dei partecipanti.

Nel mese di Luglio il Gruppo ha continuato ad effettuare incontri nei giorni stabiliti (lunedì e giovedì) per socializzare le attività di ricerca sui Beni Comuni che il territorio (Pontecagnano e Monti Picentini) offre agli ospiti che vengono a visitarlo e per sistematizzare le attività da svolgere già nei prossimi mesi.

Giovedì 16 giugno c’è stato un significativo ed emozionante evento di presentazione al pubblico dei lavori dei partecipanti, con la consegna degli attestati di partecipazione al Corso e dei gadget preparati dagli organizzatori CTG e dalla Recovery UOSM.

 

 

La valorizzazione territoriale e le visite guidate “Visitiamo la città”

Continuiamo con la pubblicazione di contributi tratti dalle guide realizzate dal Comune di Salerno, Assessorato al Turismo, nell’ambito dell’iniziativa “Visitiamo la città“.

Nella guida del 2003/2004 troviamo materiale anomimo

  1. La Terra-madre dell’argilla: RUFOLI
  2. Le Fornaci a fascine: un rito millenario
  3. Il Museo città creativa di Rufoli
  4. Il Coccio-pesto di Rufoli

Pubblichiamo il primo in cui si mette in evidenza che, pur essendo largamente riconosciuta la tradizione ceramica di Vietri, pochi conoscono “la collina argillosa la cui attività di estrazione e lavorazione del cotto precede di millenni quella vietrese” 

Contributo integrale

 

La valorizzazione territoriale e le visite guidate “Visitiamo la città”

Il Comune di Salerno, Assessorato al Turismo, ha promosso da molti anni l’iniziativa “Visitiamo la città”. Il ciclo annuale di visite guidate aveva inizio nel mese di maggio e si prolungava fino al mese di febbraio. La pausa di marzo e aprile era dedicata alla programmazione con incontri presso il Comune e raccolta di materiali da pubblicare in una guida da distribuire ai tanti visitatori.

Nella guida del 2004/2005 c’è un contributo della Dott.ssa Maria Antonietta Iannelli dal titolo “Reperti arcaici a Rufoli” che offre un ulteriore spunto di riflessione al nostro gruppo di studio nell’ambito del Progetto CLIC.

Contributo integrale

 

La Dott.ssa Iannelli ci racconta:

“La nascita delle tegole per copertura, piane e curve (coppi), si perde nella notte dei tempi. Di forma essenziale, costituita da due superfici piane, con ali aggettanti sui lati lunghi, la tegola ha modificato poco della sua morfologia, non avendo il tempo messo in discussione i suoi principi di funzionalità”.

Lo spunto di particolare interesse per il nostro lavoro è l’aver messo in evidenza che, essendo necessaria la perfezione del prodotto ai fini della corretta copertura di case, aie e templi, nulla veniva considerato rifiuto di fabbricazione in quanto i cotti imperfetti (o anche quelli consumati dall’usura del tempo) venivano riutilizzati nei fondi agricoli per il drenaggio dell’acqua. Proprio la presenza di abbondante acqua, unita all’argilla delle cave, da un lato consentiva la produzione di laterizi di vario genere, ma contemporaneamente costituiva un pericolo ristagnando alla base della vegetazione. Proprio per drenare l’acqua e proteggere le radici delle piante venivano utilizzati dunque gli scarti di lavorazione. Ancora oggi probabilmente sarebbe possibile ritrovare gli antichi manufatti in qualche fondo che ha conservato intatto il suo terreno.

La Dott.ssa Iannelli si sofferma poi in modo particolareggiato su tecniche e metodi che consentono un buon drenaggio dell’acqua con l’utilizzo di tegole di risulta e di spezzoni di mattonelle ed afferma “Nulla veniva buttato in una economia che vedeva artigiani e contadini vivere specularmente”.

Frammenti e spezzoni di tegole provenienti da una fornace per la cottura delle tegole sono conservati presso la realtà museale locale (Museo Città Creativa).

Rufoli e la Rotta meridionale dei traffici Nocera-Reggio Calabria

Per aggiungere un ulteriore tassello all’analisi del Territorio di Rufoli- Ogliara nell’ambito del Progetto CLIC abbiamo ricevuto dall’architetto Guglielmo Avallone l’Introduzione alla sua Tesi di Laurea Magistrale In Architettura, discussa al Dipartimento di Architettura di Napoli nel Luglio 2017 – Relatori i proff. Roberto Serino, Maria Cerreta.

Il testo evidenzia  come “La lavorazione del cotto a Rufoli di Ogliara si è resa possibile grazie ad una situazione favorevole, al concorso di fattori naturali e antropici in una formula ben compiuta di Storia e Geografia. Da un lato le fornaci: “romane” (secondo la classificazione tipologica offerta dagli studi archeologici di N. Cuomo di Caprio), riferibili già al periodo tardo medioevale (secondo le citate fonti d’archivio locale); esse si trovano disposte tutte lungo il colmo della stessa piega orografica per la disponibilità della materia prima, ma anche, ricostruendo i tragitti segnati dalla Tabula Peutingeriana, per la vicinanza alla Via Annia-Popilia, la rotta meridionale dei traffici dell’Impero romano che da Capua, passando per Nocera, raggiungeva Reggio Calabria.
Dall’altro la valle del Rio Grancano: anfiteatro orografico di natura argillosa solcato da torrenti montani che favorisce la particolare ventilazione da nordovest del cosiddetto “Napolitano” (come ricorda M.A. Iannelli), scenario plasmato contemporaneamente ed in diverse forme da speciali ‘fenomeni di antropizzazione’ quali, ad esempio, il Museo della Città Creativa, l‘incessante flusso autostradale della Salerno-Reggio Calabria, l’antica coltivazione della cava di argilla, le tradizionali colture vitivinicole, pastorali e, appunto, la lavorazione del cotto, oggi perorata esclusivamente dalle aziende della famiglia De Martino.”      

Link Guglielmo Avallone – Paesaggio e Produzione_Introduzione

Progetto CLIC: salvaguardiamo i Beni Comuni materiali e immateriali!

Il progetto CLIC (Circular models Leveraging Investments in Cultural heritage adaptive reuse), finanziato dalla Commissione Europea nell’ambito del programma Horizon 2020, ha lo scopo di sviluppare, sperimentare, validare e condividere modelli innovativi di business, finanziamento e governance per il riuso adattivo del patrimonio culturale, come strategia per l’applicazione del modello di economia circolare nella città e nel territorio. L’azione, che vede coinvolta una consistente e qualificata compagine internazionale, ha avuto inizio con incontri (Heritage Innovation Partnerships) nelle sedi istituzionali salernitane nel corso dei quali si è avuta una notevole partecipazione di stakeholder locali che, dopo aver ascoltato le testimonianze di Buone pratiche nazionali ed internazionali, hanno potuto sperimentate anche nuove modalità di lavoro di gruppo e di progettazione partecipata. Accogliendo la richiesta di alcuni stakeholder locali, formulata nel corso delle HIP, il CNR-IRISS, capofila del progetto realizzato in partenariato con il Comune di Salerno, ha promosso l’attivazione di un Laboratorio permanente di collaborazione – HIPs Stakeholders’ Permanent Lab – per stimolare una partecipazione assidua dei soggetti interessati con lo scopo di raccogliere, analizzare e condividere le proposte di azione da parte dei soggetti che aspirano ad assumere un ruolo attivo nella conservazione, valorizzazione e riuso del patrimonio culturale della città. Tali proposte andranno a definire il Piano di Azione Locale per il riuso del patrimonio culturale a Salerno, che verrà sottoposto al vaglio dell’Amministrazione comunale. 

Un particolare contributo all’analisi del territorio è stato dato dall’architetto Carlo Cuomo del quale oggi condivido un testo, tratto dal Catalogo Cer(ami)cando, pubblicato in occasione della mostra di “graffi, tagli e protuberanze” di Riccardo Dalisi (lavori realizzati tra il 1995 e il 2000 – alcuni dei quali realizzati a Rufoli) ed esposti dal 17 aprile al 30 maggio 2005 a Casale dei Monaci – Comune di Ciampino.

“Sisina” – Carlo Cuomo (2005)

Ho potuto assistere e documentare, alla fine degli anni ’70, alla chiusura dell’ultima fornace a Rufoli di Salerno: la fornace Ventura. Le fornaci per la cottura a fascine di mattonelle in cotto si erano mantenute numerose ed attive per secoli sulle colline salernitane, concentrate a Rufoli.

Nonostante scritti e documentazioni presentate su giornali locali e riviste di architettura, denunce e grida di aiuto lanciate attraverso convegni, anche l’ultima fornace si era spenta.

Poi, dopo un lungo periodo di silenzio, la famiglia De Martino che si occupava a Rufoli esclusivamente della lavorazione e vendita di argilla, incominciò alla fine del 1978 a produrre lentamente mattonelle cotte in forni a fascina riaprendo la fornace Della Rocca chiusa però dopo quasi due anni perché danneggiata dal terremoto del 1980. A dicembre dello stesso anno restaura e riapre la fornace “pantano”, e con l’impulso e la guida dell’economista/animatore Pasquale Persico acquista e restaura una seconda fornace: la vecchia fornace Ventura.

Oggi Rufoli ha anche un piccolo museo sperimentale ed il laboratorio della fornace De Martino è meta di artisti, designers ed architetti famosi.

Quando ho ricominciato a frequentare le fornaci ho notato che una nuova anima alimentava i luoghi. Quando documentavo la lavorazione negli anni ’70 avevo anche ben documentato l’aspetto rituale del lavoro e del momento sacro della cottura. Solo uomini, con compiti e posizioni relative ben precise nello spazio della cottura: dall’anziano al bambino, al santo nell’edicola votiva. Alle donne il compito di formare le mattonelle e di portare all’ora del pranzo il cibo in ceste di vimini coperto con panni caldi. Sisina aveva lavorato fin da piccola nella fornace “pantano” a formare mattonelle e poi con il marito Carmine a lavorare e vendere l’argilla. Questa frequentazione, da sempre, dei luoghi di lavoro aveva salvato nei suoi sguardi i gesti e le antiche tecniche che ora venivano suggerite ai figli imprenditori. Sisina consulente dell’azienda a dirigere e a correggere i gesti dei nuovi operai, a mostrare la destrezza del gesto, a scegliere l’argilla buona selezionandola dal colore e dall’odore. Fuori dallo spazio rituale, ma non esclusa.
Presente al momento del pranzo, a fianco della fornace accesa.

Progetto CLIC. Azione su Rufoli – Ogliara: riunione on line

Il 29 aprile 2020 si è tenuta una riunione online tra diversi soggetti interessati all’azione CLIC per la valorizzazione della zona Rufoli-Ogliara da inserire nel PAL (Piano di Azione Locale) di Salerno. Dopo alcuni incontri in presenza e vari contatti telefonici interpersonali, è stato necessario un incontro collettivo per elaborare proposte e metodo di avanzamento condivisi tra tutti i partecipanti.

Anche per le azioni da avviare, naturalmente, non è possibile prescindere dall’emergenza COVID in quanto anche per il prossimo futuro si prevedono misure restrittive, soprattutto per il turismo e per gli eventi. Tutta la progettualità pertanto deve essere rivista e adattata alle misure dettate dal ministero.

Ce ne parla Serena Micheletti, Research fellow Institute of Research on Innovation and Services for Development (IRISS) Italian National Research Council (CNR).   Link alla Relazione