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SICUREZZA SUL LAVORO
La SICUREZZA SUL LAVORO in Italia è normata dal DLgs.81/08 o Testo Unico sulla Sicurezza sul Lavoro. La legge stabilisce regole, procedure e misure preventive da adottare per rendere più sicuri i luoghi di lavoro. L’obiettivo è quello di evitare o comunque ridurre al minimo l’esposizione dei lavoratori e rischi legati all’attività lavorativa per evitare infortuni o incidenti. La Sicurezza sul Lavoro è a carico del datore di lavoro, dipendenti o collaboratori che devono comunque adottare un comportamento consono alla struttura in cui si trovano o alle mansioni loro affidate. Il luogo di lavoro dev’essere dotato di accorgimenti e strumenti e deve esistere un’attività di prevenzione adeguata ai possibili rischi precedentemente valutati in un’azienda con il DVR (documento valutazione rischi).
Il complesso normativo della sicurezza sul lavoro è ampio, in pochi punti può essere riassunto in questo modo: il datore di lavoro deve provvedere a definire delle misure generali di tutela attraverso un’attenta e continuativa valutazione dei rischi, provvedere alla sorveglianza sanitaria e collaborare con RSPP(responsabile del servizio di prevenzione e protezione) e RLS(rappresentante dei lavoratori per la sicurezza), ove presente.
Analisi e guide pratiche per la conformità delle aziende rispetto agli adempimenti in tema di salute dei lavoratori e loro sicurezza nei luoghi di lavoro sono contenute nel DLgs.81/08 .
SICILIANO SIMONE 4 C (A.S. 2016/2017)
Normativa sulla sicurezza e formazione dei lavoratori.
Nell’ordinamento italiano per sicurezza sul lavoro si intende l’insieme delle misure preventive da adottare continuamente per rendere sicuri e salubri i luoghi di lavoro, sì da evitare o ridurre l’esposizione dei lavoratori ai rischi connessi all’attività lavorativa.
La sicurezza si verifica quando il luogo di lavoro è dotato degli accorgimenti, degli strumenti e dell’attività di prevenzione che forniscono un ragionevole grado di protezione contro la possibilità del verificarsi di un evento pericoloso per la salute di chi lo svolge. Le misure di tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori hanno il fine di migliorare le condizioni di lavoro, ridurre la possibilità di infortuni ai lavoratori, ai collaboratori esterni (es. subcontraenti) e a quanti si trovano, anche occasionalmente, all’interno dei luoghi di lavoro. Misure di igiene e tutela della salute devono essere adottate al fine di proteggere il lavoratore da possibili danni alla salute quali gli infortuni e malattie pericolose.
Da un punto di vista giuridico, la locuzione si riferisce all’attività di prescrizione di misure di prevenzione e protezione (tecniche, organizzative e procedurali), che devono essere adottate dal datore di lavoro, dai suoi collaboratori (i dirigenti e i preposti) e dai lavoratori stessi. Al fine di semplificare la complessa normativa in materia, il legislatore italiano ha strutturato in sostanza 3 assi principali su cui si muove la normativa sulla sicurezza nei luoghi e negli ambienti di lavoro:
A. Misure generali di tutela
B. Valutazione dei rischi
C. Sorveglianza sanitaria
D. Rspp e Rls
La salute e la sicurezza sul lavoro sono regolamentate dal Testo unico sulla sicurezza sul lavoro (d.lgs 9 aprile 2008 n. 81, entrato in vigore il 15 maggio 2008), e dalle relative disposizioni correttive, ovvero dal “D. Lgs. 106/2009″. Questo decreto, che ha avuto molti precedenti normativi storici (risalenti al 1955 e 1956) ed altri più recenti (D.Lgs 626/1994), recepisce in Italia, le Direttive Europee (3 agosto 2007, n. 123) in materia di tutela della sicurezza e della salute dei lavoratori, coordinandole in un unico testo normativo, che prevede specifiche sanzioni a carico degli inadempienti. Per far conoscere le norme si effettuano appositi corsi di formazione per il personale.
Giuliano Santi 4C (A.S. 2016/2017)