Archivio dell'autore: Miriam Merola

La giornata della memoria

Il 27 gennaio 2017, a 70 anni dalla istituzione della Giornata della Memoria, presso l’istituto “Genovesi-Da Vinci”, sono stati mostrati film, immagini e articoli sulla Shoah, per spingerci a riflettere sulla cattiveria dell’uomo e sulla sua impassibilità di fronte al male, al dolore e alla morte. In particolare, noi alunni della classe 3C Amministrazione Finanza e Marketing, siamo stati invitati a ricercare nuovi documenti sull’accaduto e a riflettere su questi ultimi. La mia attenzione si è posta su un articolo tratto da “La Repubblica.it”, nel quale si narra la testimonianza di Piero Terracina, sopravvissuto all’Inferno dell’Olocausto. L’uomo racconta la sua esperienza nel campo di Auschwitz affermando di aver potuto constatare quanto l’uomo sia crudele. Secondo la sua testimonianza, egli fu arrestato a soli 15 anni e fu costretto a lavorare in condizioni pressoché infernali. Nonostante gli anni passati, Terracina sostiene fermamente che non potrà mai perdonare quanto subito e che chi vuol negare, se fosse vissuto al tempo della persecuzione degli ebrei, sarebbe stato dalla parte dei carnefici o esso stesso il carnefice.

Prendere consapevolezza degli eventi é il primo passo per provare a migliorare la società, non ricadere più negli stessi errori e sensibilizzare l’uomo, ormai indifferente al dolore altrui.

02/02/2017

Merola Miriam

LA FRUTTA

di Merola Miriam IIIC AFM A.S. 2016/2017

La frutta è uno degli alimenti alla base della “Dieta Mediterranea”.

Con la parola “frutta” si raggruppano comunemente vari tipi di frutto dolce commestibili, compresi alcuni che non sono propriamente frutti, come le pomacee, ed escludendone altri come i pomodori, principalmente in base al tipo di uso che se ne fa nell’alimentazione.

Spesso la frutta è anche un ingrediente per vari piatti, specialmente i dolci.

Se fresca, in genere, viene mangiata a fine pasto, anche se questa è più che altro solo un’abitudine comune. È consigliabile inoltre sostituire la merenda pomeridiana con della frutta fresca.

Il consumo di frutta, nei Paesi mediterranei, è tradizionalmente più alto rispetto ai Paesi più nordici. È provato scientificamente che un abbondante consumo di frutta (e verdura) fresca, riduca notevolmente l’insorgere di numerose malattie. Essa infatti si compone di: acqua, carboidrati, fibre, vitamine, sali minerali, proteine, grassi, calorie, profumi e pigmenti; tutte sostanze fondamentali per il nostro organismo.

Il consumo della frutta era diffuso già nell’antichità, periodo in cui la dieta alimentare era integrata da frutta secca come pistacchi e mandorle, aggiunti a molte pietanze.
Una sana alimentazione deve prevedere un importante consumo di frutta e verdura, per apportare al nostro organismo sostanze assolutamente necessarie come vitamine, minerali e fibre. Si consiglia di mangiare almeno 3-4 porzioni di frutta al giorno.

La produzione della frutta varia a seconda del periodo dell’anno: da gennaio-febbraio troviamo arance, clementine e mandarini; a marzo invece troviamo i limoni, mirtilli e fichi; i mesi più caldi offrono fragole, ciliegie e nespole e infine da settembre abbiamo: pere, mele, uva e kiwi.